Un piccolo micromondo, nascosto in una sola regione. Descrivere la Sicilia non è semplice: agli aspri territori vulcanici fanno da incredibile contrasto i panorami di mare turchese e di verde intenso, tra i paesaggi di montagna si aprono – in un’improvvisa suggestione – secolari borghi pittoreschi. E poi c’è l’arte (disseminata in ognuna delle sue province) a disegnarne i contorni, fino a renderla un vero capolavoro a cielo aperto.
Se nella sua parte occidentale a farla da padrone ci pensano Palermo, i superbi templi di Agrigento e le saline del trapanese, la meno nota Sicilia orientale conquista sempre più cuori. Certo, è da sempre stata uno scrigno di tesori paesaggistici e monumentali, ma al di fuori dei confini isolani restava più nascosta, conosciuta soprattutto per i gioielli del barocco che traboccano da balconi, chiese e prospetti dei palazzi. Il successo della fiction sul commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri, ha spostato moltissimo l’attenzione soprattutto sul Ragusano e in una settimana o poco più si può allungare lo sguardo anche al catanese, fermarsi a Taormina e godere del meglio della Valle di Noto. Ecco gli itinerari da non perdere:
IL RAGUSANO: IN TOUR CON MONTALBANO
Per gli amanti della tv e delle vicende di Salvo Montalbano, il giro in quest’angolo di Trinacria può partire da Scicli e, in particolare, dal commissariato di Montelusa che, in realtà è il Municipio. Con una cifra variabile dai 3 ai 6 euro, è possibile scoprire da vicino dove vengono girate le scene al chiuso, dalla postazione del commissario, quella di Agatino Catarella, a qualche qualche “segreto” tecnico fino alla stanza del Questore, Luca Bonetti Alderighi, che in realtà è l’ufficio del sindaco. Importante è, però, sottolineare che la città è molto altro, tanto che dal 2002 il suo centro storico è stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Tra le peculiarità di Scicli c’è la chiesa Madre, intitolata a Sant’Ignazio di Loyola, al cui interno è conservata la Madonna delle Milizie, una statua in cartapesta che riprende la Madonna su un cavallo bianco nell’atto di calpestare due soldati turchi. Ogni anno, a maggio, viene portata in processione. Il Palazzo Beneventano del XVIII secolo, invece, è tra gli edifici tardo barocchi più belli di tutta la Val di Noto. Nella chiesa di San Giovanni Evangelista, ancora, c’è il curioso «Cristo in gonnella». La vicina Sampieri con il suo mare e la passeggiata con vista, fa parte ancora del set di Montalbano con la Fornace Penna, un monumento di archeologia industriale di inizio Novecento, che nel film viene chiamato la Mànnara. Proprio da queste parti si può dormire al Voi Marsa Siclà Resort di VOIHotels, della catena alberghiera del Gruppo Alpitour. Le sue tipiche villette bianche con le finestre azzurre sono perfettamente inserite in un ambiente di pace e bellezza, a poca distanza dalla spiaggia (raggiungibile con navetta gratuita) e completate da una delle piscine più grandi e particolari di tutta l’isola. Chi vuole proseguire il giro di Montalbano, deve spostarsi a Donnalucata con la spiaggia, dove Salvo si concede lunghi bagni rilassanti e la strada utilizzata per gli inseguimenti, Ispica con l’imponente Loggiato del Sinatra, visto tra gli altri nella puntata «La mossa del cavallo» e Punta Secca, dove si trova la sua casa che in realtà è un B&B. Per chi vuole dormirci il suo nome è proprio La casa di Montalbano.
MODICA, RAGUSA, NOTO, TRA DELIZIE DEL PALATO E CITTA’ PRESEPE
Modica è la città del cioccolato e anche delle cento chiese. Il Duomo di San Giorgio, la chiesa madre, è uno splendido esempio del barocco siciliano e vanta una spettacolare cupola. Il trecentesco Duomo di San Pietro vanta modifiche barocche successive ed è completato dalla scalinata con le statue dei 12 apostoli ai lati. Chi vuole gustare il cioccolato può raggiungere l’Antica Dolceria Bonajuto, storica fabbrica sorta a fine Ottocento che propone pasticceria secca e dolciumi a base di questa golosità. Si può, invece, dormire aCasa Talìa, un b&b arricchito da antiche casette rurali con vista sulla città. Ragusa Ibla, sembra un piccolo presepe quando il crepuscolo si avvicina e si carica delle tante piccole luci delle case. Da vedere assolutamente il Duomo di San Giorgio con la sua scalinata e la piazza e il centro storico tra antichi palazzi nobiliari, il più importante dei quali è Palazzo Arezzi. E poi c’è il gioiello barocco per eccellenza: Noto. Il suo cuore pulsante è la Cattedrale di San Nicolò, la cui cupola è stata ricostruita dopo il crollo del 1996. La città è Patrimonio Unesco dal 2002 e il corso principale è ricoperto dalla pietra locale che regala un color dorato tendente al rosa, molto particolare.
A SIRACUSA, IL MONDO TURCHESE
Oltre la perla più famosa di questa provincia, che è Ortigia, con il suo quartiere fermo nel tempo diviso tra mura, castelli, fontane e acque azzurre, la direzione è quella di Vendicari, che si può facilmente raggiungere anche da Scicli. Un’oasi faunistica protetta le cui lagune e stagni sono la tappa per uccelli migratori e un paeaggio intatto con improvvisi scorci di mare blu e l’antica Tonnara, i cui resti sembrano richiamare i templi classici. Nel siracusano si può dormire all’Ortea Palace Luxury Hotel, nell’antico palazzo delle Poste. Sorpresa tra le sorprese è Marzamemi, che negli ultimi anni ha conquistato i turisti di tutto il mondo per la sua bellezza. Set di diversi film e location di una bella spiaggia nella zona della Spinazza, l’antico borgo di mare è il più fotografato per la bellissima piazza, fitta di ristoranti e circondata da mille sfumature di blu: dal cielo al mare, alle finestre e alle sedie dei locali.
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