Ci sono luoghi, in Italia, che potreste visitare decine di volte senza ritrovarvi mai a viaggiare lungo gli stessi itinerari, ma anzi scoprendo a ciascuna nuova visita aspetti diversi e percorsi inediti. Questi sono luoghi dalle risorse paesaggistiche, storiche e culturali inesauribili, e la Sicilia, con gli innumerevoli posti da visitare, ne è l’esempio perfetto.
Piccoli borghi montani, spiagge nascoste, antiche rovine greche e romane, scorci spettacolari e cibo delizioso, un viaggio nella più grande isola d’Italia è un esperienza dalle infinite possibilità, fermatevi una settimana, un mese, un anno e non sarete che all’inizio della scoperta. In questa guida abbiamo raccolto 20 tra le destinazioni meno conosciute della regione che meritano di essere visitate almeno una volta.
Adagiata sulle colline dell’interno della provincia agrigentina, tra la Val Paradiso e il Lago San Giovanni, questa cittadina di poco meno di otto mila abitanti è, con le sue chiese, il Duomo e i monasteri, una delle testimonianze di architettura barocca più in vista della zona. E poi il Castello fortificato con le mostre permanenti su Leonardo e sugli abiti d’epoca, i resti di una necropoli greca e le catacombe paleo-cristiane, insomma una vera miniera di storia e cultura identificata ancora oggi con il nome di “Fulgentissima” donatogli da Federico II nel 1200.
Pochi chilometri a est dal centro di Palermo e parte della città metropolitana, Baarìa, com’è anche chiamata la città che ha dato i natali al pittore Renato Guttuso e al regista Giuseppe Tornatore, è una piacevole escursione ricca di monumenti e luoghi d’interesse. Famosa per le chiese, le torri ma soprattutto per le meravigliose ville in stile barocco del XVIII secolo (U Palazzo e Villa Palagonia su tutte), molte delle quali visitabili, la cittadina ha acquisito una popolarità crescente a partire dal 2009, anno di uscita del film omonimo ad opera dello stesso Tornatore che racconta la storia moderna di Bagheria tramite le vicende di tre generazioni di una famiglia del luogo.
La più piccola delle Isole Egadi, Levanzo, è una perla dalla bellezza semplice ma caratteristica. Un mare cristallino circonda gli appena 5 km quadrati di terra e rocce calcaree che formano l’isola sulla quale uno sparuto gruppo di case bianche, intorno alla spiaggia di Cala Dogana, crea l’unico insediamento umano. Nessuna strada, nessun segno di ingombrante modernità, solo un forte legame con il territorio. Sopra e sotto la superficie del mare due importanti siti archeologici: la Grotta del genovese con alcuni graffiti rupestri e il sito subacqueo del relitto della nave romana nei pressi di Cala Minnola, con le anfore e i resti di vasellame.
Sistemato all’interno del Parco Regionale delle Madonie a 1050 di altitudine, in un territorio particolarmente verde ricco di boschi, frassineti, oliveti e pascoli, il comune di San Mauro è una splendida terrazza per ammirare la zona circostante ed un borgo ricco di cose da vedere. Chiese, quella di Santa Maria de Francis o quella di San Mauro Abate, il Museo Etnoantropologico, l’ex convento dei Cappuccini, i famosi Orologi Solari, o ancora, a poca distanza dal centro del paese le “Gole di Tiberio”, un percorso scavato nella roccia dal fiume Pollino, divenuto sito Geoparks Network dell’Unesco.
Nella splendida cornice dei Monti Iblei, a meno di 50 chilometri da Sicarusa, Palazzolo Acreide è un altro esempio di barocco isolano anche se nel tempo non ha perso le tracce delle antiche origini greche. Due basiliche, otto chiese, un castello medievale, diversi palazzi storici e ben cinque musei per non parlare del Teatro Greco, quello di Akai, per un patrimonio artistico e culturale che ha fatto si che il piccolo comune venisse inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Se amate l’escursionismo inoltre da qui partono vari itinerari che tra archeologia e natura vi faranno rimanere a bocca aperta!
Un salto indietro nel passato ai tempi dell’Antica Grecia, ai tempi della città di Selinunte, un salto fino al settimo secolo avanti Cristo. Tanto antiche sono infatti le rovine di uno dei parchi archeologici più estesi d’Europa, ben 270 ettari, e interamente situato all’interno del territorio di Castelvetrano tra i fiumi Modione e Settino, proprio di fronte al mare. Diviso in cinque aree visitabili, la Collina Gaggera, l’Acropoli, la Collina Manuzza, la Necropoli e la Collina Orientale, il parco è una meravigliosa testimonianza della Civiltà greca. Passeggiate tra templi, santuari e i resti della città, vi sembrerà di rivivere la storia!
Fondata in età bizantina e sistemata a 560 metri sul livello del mare appena sopra il golfo di Milazzo, costa nord orientale della Sicilia, questa cittadina di poco più di 6000 abitanti porta con sè i segni delle varie dominazioni a cui dovette sottostare nel corso dei secoli, diventando agli occhi dei visitatori un libro di storia a cielo aperto. Da non perdere la chiesa in stile bizantino intitolata al Santa Maria dei Cerei, le due porte d’accesso alla cittadella fortificata, Porta Messina e Porta Milazzo, la Chiesa Madre e ancora, non lontane dal borgo, le Grotte Saracene.
A breve distanza da Rometta un altro borgo caratteristico inserito nella cornice della Valle del Niceto, Roccavaldina. Il Castello, detto anche Palazzetto baronale di Rocca, è di sicuro una della maggiori attrazioni del paese che offre anche il Duomo con la torre campanaria, la seicentesca Fontana Lea ma soprattutto l’Antica Farmacia, una bottega, anch’essa del seicento, dove si trova, in un’atmosfera unica e antica, una notevole collezione di ceramiche, maioliche per la maggior parte, ben 238 oggetti alcuni dei quali attribuiti al famoso ceramista Antonio Patanazzi da Urbino.
Una baia incantata, uno piccolo gruppo di case circondato dalla bassa macchia mediterranea e scogli imponenti che escono dalla superficie di un mare dai toni cangianti, benvenuti a Scopello, perla dell’ovest siciliano. Se avete bisogno di una pausa relax al mare non andate oltre, tuffarsi nella acque calme che circondano i faraglioni, magari fuori stagione quando la spiaggia non è affollata, sarà una delle migliori idee che possiate avere in questo viaggio! Visitate poi il Baglio, la torre del XVI secolo e la tonnara del paese, una tra le più importanti dell’intera regione.
La più occidentale delle Isole Eolie, vulcanica, aspra ma molto fertile, coperta di arbusti di Erica e circondata da un fascino particolare, Alicudi, non ha ancora prestato il fianco al turismo di massa. Niente auto ne motorini (le stradine non sono che dei viottoli pedonali) ma simpatici asini oppure le vostre gambe, sono l’unica maniera di esplorare l’isola e magari completarne il giro sfruttando le mulattiere. Spiagge di ciottoli, tipiche case bianche dal tetto piatto e atmosfera d’altri tempi. Per gli amanti delle immersioni poi, i fondali ricchi di vita marina sono un parco giochi fantastico.
Nato nel 2001 per proteggere l’ambiente intorno al fiume Alcantara, che scorre pacifico nell’omonima valle, ai piedi del versante settentrionale dell’Etna, il Parco riserva al visitatore escursioni naturalistiche favolose tra profonde gole, laghetti, cascate, spettacolari strutture laviche, flora e fauna ricchissime. Attraversando diversi comuni il fiume è anche un’ottima scusa per fermarsi a visitare i musei e le aree archeologiche disseminate tra Randazzo, Giardini Naxos, Taormina e Francevilla di Sicilia tra gli altri.
Conosciuta nel mondo come la “Città dei Mosaici”, questo comune di quasi 22.000 abitanti posto su di un’altura a 700 metri slm al centro della Sicilia, sui Monti Erei Meridionali, è una tappa imperdibile del nostro viaggio. Qui convergono arte, con la Villa Romana del Casale, Patrimonio Unesco, dove si trovano i celebri mosaici, storia, con ritrovamenti che partono dall’era paleolitica e arrivano sino alle architetture barocche e normanne del centro storico, e natura, con i boschi che circondano da ogni lato Piazza Armerina, aree verdi protette dal Parco Ronza e dalla Riserva Naturale Rossomano-Grottascura-Bellia, dove si srotolano centinaia di sentieri ideali per il trekking.
Divenuto in tempi recenti il palcoscenico naturale per film e rappresentazioni teatrali, il vecchio borgo settecentesco di Cunziria, nel territorio di Vizzini, Catania, conserva un fascino ineguagliabile. Le quaranta casupole ormai disabitate erano un tempo, grazie alle condizioni ambientali quali l’esposizione solare e l’abbondanza di tannino, un luogo dedicato alla conceria del cuoio, e sono oggi un esempio perfetto di archeologia pre-industriale. Qui Zeffirelli nel 1983 traspose i fatti del “Duello Rusticano” dalla novella di Giovanni Verga, e più tardi Gabriele Lavia ambientò il suo film “La Lupa”, ancora tratto da Verga.
Tra Modica e Ispica, lungo l’altopiano Ibleo, nel profondo sud della regione, si srotola una vallata fluviale verde e rigogliosa che cela al suo interno testimonianze di insediamenti umani che ripercorrono le tappe dell’evoluzione dalla preistoria sino al 1500, un vero tesoro archeologico. Il ginnasio greco-romano, la catacomba della “Larderia”, una delle più grandi di tutta la Sicilia, la “Spezieria”, il “Salinitro” e poi le “Grotte Cadute”, la chiesa rupestre di Santa Maria, il “Camposanto”, il “Castello Siculo” e molto altro ancora, prendetevi tutto il tempo necessario!
La città dove sbarcò Garibaldi a capo della Spedizione dei Mille nel 1860 sorge su Capo Boeo, il terminale occidentale della regione, ed è oggi la quinta per popolazione della Sicilia. Rinomata anche per la produzione del celebre vino omonimo, da qui la qualifica di “Città del Vino”, Marsala offre ai turisti numerosi spunti, dalla Riserva Naturale dello “Stagnone” con le saline a lato, al centro storico, suggestivo e interamente pedonale, dove si trovano il Duomo, la Pinacoteca e l’antico mercato, fino all’Area Archeologica, e poi le storiche “Cantine Florio”, un bel lungomare e alcune tra le spiagge più belle dell’isola.
Istituita agli inizi degli anni novanta, l’area protetta dei Nebrodi si estende dall’Etna, a sud, fino al Mar Tirreno, a nord, ed è parte dell’appennino siculo. Ambienti umidi, vegetazione lussureggiante, cascate, laghi, flora e fauna ricchissime, ci troviamo nel parco protetto più grande dell’isola. Suddiviso in 4 aree, il parco può essere esplorato a piedi sui sentieri, ma anche lungo i fiumi, sia in risalita, sia seguendo il corso dell’acqua in discesa con il Canyoning, e poi classi di educazione ambientale, percorsi enogastronomici sui prodotti del territorio e progetti sempre nuovi di tutela e valorizzazione degli ambienti.
Questo piccolo borgo di pescatori della provincia di Ragusa, sotto l’amministrazione del comune di Santa Croce Camerina, avrebbe probabilmente continuato ad essere uno dei superbi angoli nascosti dell’isola se non fosse stato per la serie tv “Il Commissiario Montalbano”, che proprio qui ha ambientato diversi episodi. Che siate o meno fan del commissario venite a Punta Secca per scoprire la storia di questo luogo, le spiagge selvagge e uno dei tramonti più belli della Sicilia, con il sole che scende perpendicolarmente al faro dell’800 creando un effetto spettacolare.
Con la sua posizione geografica, il piccolo borgo marinaro di Portopalo sale sul secondo gradino del podio dei comuni più a sud d’Italia, superato solo da quello di Lampedusa/Linosa. Siamo in provincia di Siracusa, sulla punta meridionale della Sicilia, un angolo dove il tempo sembra essersi fermato al secolo scorso con le casette dei pescatori, bianche e malandate, poco turismo e un paesaggio naturale ancora in gran parte incontaminato. Visitate l’antica tonnara, l’Isola delle Correnti con il faro che domina dall’alto, il Forte Carlo sulla vicina Isola di Capo Passero, oppure crogiolatevi al sole sulle spiagge deserte.
La “Città Esagonale” come viena chiamata Avola per via della planimetria che ne caratterizza il centro storico, si trova tra Siracusa e Noto, e si affaccia sullo Jonio. Famosa per una varietà di mandorla, la Pizzuta d’Avola, ma ancor di più per il vino, il celebre Nero d’Avola. esportato in tutto il mondo, la città è una meta perfetta per chi ama le visite culturali ma anche il mare e la natura. Visitate la chiesa barocca della SS. Annunziata, il Vecchio Mercato e il Teatro Garibaldi, oppure una delle meravigliose spiagge del litorale, fuori Avola invece dirigetevi verso la Riserva di Cavagrande del Cassibile con i laghetti balneabili o salite all’Eremo della Madonna delle Grazie.
Affacciata sul Golfo di Patti da un promontorio che si erge fino a 300 metri di altezza, la piccola frazione di Tindari è l’ultima tappa del nostro viaggio in Sicilia. Il Santuario della Madonna del Tindaro che si trova in corrispondenza dell’antica Acropoli domina la scena, entrate a vedere la statua della Madonna Nera, scolpita in legno di Cedro, o aggiratevi nell’area archeologica circostante per ammirare i resti delle mura di cinta del III secolo a.C., le Domus, un isolato romano completo, fino al simbolo del paese, uno splendido teatro greco dove ancora oggi si svolge un evento artistico rinomato, il Festival dei Due Mari.
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